Data: 25-06-10
Nepal, contrordine da L’Aja: stop al deposito di nuovi fascicoli per le adozioniUn
dietrofront inaspettato per le adozioni internazionali in Nepal dettato dallo stop temporaneo al deposito di nuovi fascicoli delle aspiranti famiglia adottive. E’ quanto stabilito oggi in Olanda, dove sono riunite a L’Aja tutte le Autorita Centrali dei Paesi di accoglienza di minori nepalesi (Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra; Italia, Spagna, Svezia, Stati Uniti) coordinate dal Bureau della Conferenza dell’Aja.A margine degli incontri della Commissione Speciale che si e incontrata al Palais de la Paix dal 17 al 25 giugno, e stata organizzata una riunione durante la quale i rappresentanti delle Autorita centrali hanno espresso la loro
preoccupazione rispetto alle possibilita di collaborare con le autorita nepalesi per assicurare lo svolgimento di procedure adottive conformi alla Convenzione de L’Aja. Da qui la decisione della Commissione Speciale di arrivare alla sospensione dei depositi di nuovi fascicoli, concludendo comunque le procedure del 2009 pendenti.Proprio in questi giorni gli Enti autorizzati stavano facendo una corsa contro il tempo per rispettare il termine stabilito dalle autorita nepalesi per la consegna dei documenti delle aspiranti famiglia adottive nepalesi (15 luglio 2010).
“Apprendiamo con rammarico la notizia che ci arriva oggi dalla Conferenza dell’Aja rispetto alla decisione di bloccare il deposito di nuovi fascicoli. Siamo convinti infatti che in un Paese come il Nepal, in cui la situazione dell’infanzia abbandonata e allarmante, si dovrebbe lavorare al fianco delle autorita locali per sostenerle nella promozione di strumenti volti a garantire il diritto alla famiglia dei tanti minori abbandonati. Auspichiamo quindi che le Autorita centrali dei Paesi di accoglienza dei bambini nepalesi possano
intervenire non solo per esortare la sospensione del deposito di nuovi dossier, ma anche per mettere a disposizione le proprie competenze per sostenere cosi le autorita nepalesi a svolgere le procedure adottive nel pieno rispetto della Convenzione dell’Aja.” ha detto Marco Griffini, presidente di Ai.Bi.